Come sappiamo esistono molti modi diversi per fare agricoltura e coltivare, non tutti però sono rispettosi della natura e della biodiversità. Vi sono poi metodi che non solo non impattano negativamente sull’ambiente, ma addirittura promuovono la fertilità del terreno, la biodiversità e migliorano la qualità di tutto l’agro-ecosistema a fronte di una maggiore produttività e diminuzione dei costi. Un esempio è rappresentato dall’agricoltura biointensiva no-till.

Agricoltura biointensiva: più coltivazioni in spazi ridotti

Si basa sul metodo della “doppia escavazione”, andando a preparare il terreno ad una profondità di circa 60 cm per renderlo più poroso ad acqua e aria. In questo modo le piante da coltivare possono essere più ravvicinate perché riescono a raggiungere più nutrienti, trattenere più acqua ed avere maggiore spazio per crescere. Il risultato sono coltivazioni che rendono dalle 4 alle 6 volte di più rispetto all’agricoltura tradizionale.

Nel metodo biointensivo non esistono monoculture: le piante vengono consociate per attrarre insetti benefici, produrre azoto nel terreno, coprire il terreno, ecc. creando quanta più biodiversità possibile e trarre vantaggio dalle caratteristiche di ogni coltura. Non si utilizzano macchinari perché non è possibile raccogliere meccanicamente una tale varietà di piante e ortaggi che condividono lo stesso terreno. Il risparmio quindi in termini di costi, energia e acqua è notevole. I vantaggi però sono anche per il terreno, che migliora la sua struttura e si arricchisce di materia organica e nutrienti.

 

Agricoltura no-till: l’agricoltura senza aratro

Il termine deriva dall’inglese “no-tillage”, ovvero “senza aratura”. Il principio cardine, infatti, è che l’aratura distrugge la materia organica del terreno, e ne favorisce la perdita di fertilità e l’erosione. Nell’agricoltura no-till i residui del raccolto precedente vengono lasciati sul terreno con la doppia funzione di copertura (pacciamatura) e fertilizzante. Si procede quindi alla semina con apposite seminatrici in grado di interrare i semi. Nel tempo si formerà uno strato di compost capace di proteggere il terreno dall’erosione, dal vento e dall’acqua, mentendo inoltre un livello costante di temperatura e umidità. Infine è giusto dare importanza alle rotazioni di colture fra più di due specie per garantire al terreno una costante biodiversità e un apporto di sostanze nutritive.

Uno dei maggiori vantaggi dell’agricoltura no-till è senz’altro la riduzione dei costi di produzione (trattori, carburante, ecc.) e di conseguenza anche un abbattimento delle emissioni di CO2, il che la rende una preziosa alleata nella lotta al cambiamento climatico.

 

Gli attrezzi più adatti

Ma veniamo ora agli attrezzi che ci possono aiutare nella lavorazione del terreno con metodo biointensivo no-till. Tutti gli articoli qui elencati sono realizzati dall’azienda americana Johnny’s Selected Seeds, che da più di 40 anni produce semi di frutta e di verdura di alta qualità e attrezzi per agricoltura naturale e no-till.