Incendi, inquinamento elettromagnetico, vaccinazioni di massa, pesticidi, diserbanti, psicofarmaci e rifiuti…Quanto manca all’estinzione?

L’uomo non è mai stato cosi debole e dipendente come negli ultimi anni nei Paesi industrializzati. Per circa 300.000 anni gli uomini, in un modo o nell’altro, si sono guadagnati la sopravvivenza vivendo e traendo beneficio e sostentamento dall’ambiente. Hanno avuto la forza e l’esperienza per costruire dei ripari, procurarsi l’acqua, il cibo e il calore.
Già durante la seconda guerra mondiale una parte della popolazione occidentale non era più autosufficiente perché si era trasferita in città, e proprio coloro che vivevano nelle metropoli
hanno maggiormente sofferto per la mancanza dei generi di prima necessità.

Scene da una catastrofe

Cosa succederebbe oggi agli uomini occidentali se avvenisse una catastrofe, una guerra o qualsiasi imprevisto? Noi italiani – per non andare a pescare lontano con gli esempi – dipendiamo dal gas della Russia per il riscaldamento, dal grano dell’Est Europa per il pane, dal petrolio dei Paesi arabi per l’energia e gli spostamenti, dalle sementi, fertilizzanti e pesticidi statunitensi e svizzeri per le coltivazioni, dalle piattaforme e dai server di multinazionali americane per la conoscenza e la socialità, dai farmaci tedeschi per la salute.
In poche parole la vita di noi uomini occidentali dipende da un pugno di multinazionali che decide sulle nostre sorti senza che la maggior parte di noi ne abbia neppure consapevolezza: crediamo di essere liberi, ma siamo probabilmente più “schiavi” di quanto lo fossero i nostri nonni che lavoravano la terra a mezzadria per il padrone, o almeno lo siamo in maniera diversa e più subdola.
Questa dipendenza totale rispetto a tutti i generi di prima necessità e alle comodità cui ormai non riusciamo più neppure a pensare di fare a meno, non è mai esistita nella storia dell’umanità e ci rende estremamente deboli. Le nostre vite si reggono sulle scelte delle corporation, aziende che hanno a cuore il proprio profitto, non il nostro bene.

Francesco Rosso vive a stretto contatto con l’ambiente alla Fattoria dell’Autosufficienza

I figli degli uomini

E infatti della salute dell’umana specie non si cura nessuno, anzi sembra che tutti – ovvero le multinazionali di cui sopra – concorrano al progressivo indebolimento dell’uomo presente e futuro, dal momento che pesticidi, sostanze chimiche, cibo spazzatura, inquinamento elettromagnetico, farmaci sono i principali prodotti di quest’industria.
Gli effetti sono sotto gli occhi tutti i giorni: aumento delle patologie degenerative e autoimmuni, aumento dei tumori, anche di quelli infantili, problemi ormonali, progressiva perdita della fertilità.

Il ricorso alla procreazione medicalmente assistita è oggi l’unica scelta possibile per avere un figlio per un numero sempre crescente di coppie. Secondo molti studi, la percentuale di milioni di spermatozoi per millilitro si sarebbe quasi dimezzata negli ultimi 50 anni: di questo passo la popolazione occidentale maschile rischia l’infertilità endemica nel giro di poco più di un secolo.
Cosa accadrà quando la riproduzione della specie dipenderà totalmente da un intervento medico esterno, quando l’alimentazione dei nostri figli e la loro salute sarà unicamente prerogativa dell’industria (penso a latte in polvere, omogeneizzati e vaccini), quando le loro relazioni passeranno solo dai social media, quando gli uomini saranno tanto deboli fisicamente, mentalmente e psicologica mente da essere totalmente dipendenti e manipolabili da un sistema consumista ancora più subdolo e ramificato?

Grazie alle politiche industriali e farmaceutiche dell’ultimo mezzo secolo il sistema immunitario che ha portato avanti la nostra specie per 300.000 anni oggi è in gran parte compromesso.
Ogni giorno viene inventato un nuovo vaccino e molti pensano che quando ci avranno vaccinato tutti per tutte le malattie esistenti al mondo, allora finalmente saremo sani. Se le case farmaceutiche continueranno a essere i paladini delle salute, infertilità e immunodeficienza ci porteranno all’estinzione.
Tutte le popolazioni animali e vegetali sulla Terra sono soggette a un equilibrio, a una selezione automatica che porta ogni specie a non riprodursi oltre un determinato numero per mantenere intatti gli ecosistemi. Noi uomini pensiamo di essere esenti da tali leggi, pensiamo di poterci riprodurre all’infinito, ma forse non è cosi…La realtà è che più ci allontaniamo dai cicli naturali e più la malattia dilaga.

Siate coerenti

La soluzione alle malattie non è di certo quella proposta dalle case farmaceutiche, ma consiste nell’avere un sistema immunitario forte, che non necessiti di farmaci. Un sistema immunitario forte si inizia a costruire prima della nascita ed è inversamente proporzionale ai farmaci e vaccini che hanno assunto i genitori. Una fecondazione e un parto naturale, possibilmente in casa, sono la base per sviluppare un buon sistema immunitario. L’allattamento al seno con latte materno, vivere all’aria aperta, sporcarsi, bagnarsi, fare movimento fisico è ciò che prepara al meglio le difese del bambino. L’intestino è il terreno per la maggior parte delle malattie. Abbiamo la possibilità di avere un terreno sano ed equilibrato grazie a una sana alimentazione oppure possiamo creare disequilibrio grazie a cibo industriale e antibiotici.

Non possiamo però limitarci al cibo: per mantenere un buon sistema immunitario è importante il movimento fisico, possibilmente all’aria aperta e non agonistico. I nostri pensieri e lo stress sono una delle principali cause di abbassamento delle nostre difese, per cui se vogliamo essere sani dobbiamo fare una vita equilibrata e coerente. Per abbassare i livelli di stress attività fisica, yoga e meditazione sono perfette. Pensare qualcosa e fare l’opposto abbassa il sistema immunitario. Siate coerenti! Altro che “affamati e folli” (cit. Steve Jobs).

 

Scritto da Francesco Angelo Rosso