L’uomo, come la terra, ha bisogno di equilibrio e biodiversità per vivere nel pieno delle proprie facoltà e realizzare il meglio di sé

La maggior parte delle forme di vita sulla Terra sta vivendo una fase di indebolimento costante, fra queste l’essere umano è sicuramente quello che sta soffrendo di più, anche se spesso non ne è cosciente. Gli uomini occidentali sono costantemente e cronicamente malati, sia fisicamente che mentalmente, ma spesso non se ne accorgono: i medicinali messi a punto dalle multinazionali del farmaco alleviano i sintomi, riducono il dolore e mantengono in vita per lungo tempo persone malate. Il prestigio della medicina spesso si basa sulle statistiche di riduzione della mortalità e di alcune malattie a seguito dell’industrializzazione di un Paese, ma questi numeri sono soprattutto dovuti alla modificazione dell’habitat, del regime alimentare e all’adozione di elementari misure d’igiene. Le fognature, l’acqua pulita e igienizzata, tre pasti al giorno o lavare i piatti hanno avuto un’influenza molto maggiore sul miglioramento della salute e dell’aspettativa di vita rispetto dell’insieme dei complessi metodi di cure specialistiche.

Dalla terra all’uomo, dall’agricoltura alla medicina

Grazie alla medicina scientifica la popolazione occidentale ha imparato a sentirsi malata e a farsi curare conformemente alle categorie di moda nell’ambiente medico. Come per l’agricoltura e l’allevamento intensivo anche per l’uomo artificiale è previsto un trattamento preventivo costituito da parto in ospedale, allattamento con latte artificiale e vaccinazioni. A seguito dei trattamenti preventivi si passa alla concimazione con cibo di scarsa qualità e prodotto industrialmente, per poi intervenire sulla proliferazione di patogeni grazie agli antibiotici. La natura, però, cerca di riportare l’ambiente sempre all’equilibrio e così ai primi segnali si interviene con potenti farmaci che distruggono qualsiasi forma di vita. Se poi il problema persiste si può sempre procedere con “la potatura”.

Il sistema scientifico moderno è sempre lo stesso. Non cambia nulla se parliamo di vegetali, animali o uomini. L’equilibrio naturale è costantemente infranto e di conseguenza ci costringe a dover utilizzare sempre più la chimica, sia in agricoltura che in ambito medico, in un circolo vizioso e diabolico.

Molte persone neanche si chiedono perché hanno una determinata malattia: sicuramente il medico avrà la pillola giusta che farà scomparire il male. Le malattie però sono dei messaggeri, come le spie che si accendono nell’automobile. Possiamo spegnerle con una pillola o coprendo la spia luminosa con un cerotto, ma certamente non avremo risolto il problema, che ben presto si ripresenterà in maniera più importante di prima, fino a che tutte le spie si accenderanno e probabilmente non saremo più in grado di viaggiare.

Grazie alla lungimiranza dei miei genitori – che mi hanno fatto nascere in casa, crescere con latte materno e cibo biologico, senza vaccini e farmaci – oggi sono autosufficiente per quel che riguarda la salute.

Impariamo a non delegare

Le scelte più importanti che riguardano la nostra vita e la nostra salute sono costantemente delegate a corporazioni, che come unico fine hanno l’aumento dei profitti. Un uomo sano e autosufficiente non consuma. Un uomo morto non consuma. Un uomo cronicamente malato è una pioggia di soldi, un consumatore fedele. La salute è divenuta così una merce sempre più costosa. Possiamo continuare a delegare la nostra salute ai grossi gruppi economici internazionali e quindi essere sempre più malati e sempre più artificiali, oppure scegliere di essere noi creatori della nostra vita e del nostro mondo essendo autosufficienti.

Questa è una delle ragioni principali che mi hanno portato a fondare, nel 2009, “La Fattoria dell’Autosufficienza”. Grazie alla lungimiranza dei miei genitori – che mi hanno fatto nascere in casa, crescere con latte materno e cibo biologico, senza vaccini e farmaci – oggi sono autosufficiente per quel che riguarda la salute. Ogni tanto mi capita di prendere un’influenza, un mal di testa o qualche lieve acciacco e la mia prima azione è quelle di chiedermi, “perché?” Ho mangiato o bevuto qualcosa che non dovevo? Sono troppo stressato o c’è un pensiero di cui non riesco a liberarmi?

Solitamente la risposta non arriva a tardare e la cura che mi auto-prescrivo è, nel 90% dei casi, il riposo. Solitamente il mio corpo impiega una notte per recuperare da un’influenza o un mal di testa. La mattina magari sono ancora un po’ debole, ma sto bene e a oggi non mai dovuto assumere farmaci o vaccini o interpellare medici. La mia mente sa benissimo che non riceverà alcun aiuto dall’esterno e mette in moto meccanismi di autoguarigione incredibili.

Chiaramente, se per esempio il mal di testa è dovuto a stress da lavoro, non appena ritornerò a essere stressato si ripresenterà anche il mal di testa, ma non avendo aiuti esterni per alleviare i sintomi l’unica possibilità che mi rimane per risolvere il problema è riposarmi. In questo modo non posso aggravare la situazione e neanche far finta di niente di fronte a una situazione che non mi fa bene.

Se il vostro orto necessita continuamente di essere trattato vuol dire che c’è un problema e non potete fare finta di non vederlo.

Coltiva la tua biodiversità per essere sempre in salute

La stessa cosa succede con le piante, le culture e gli animali de La Fattoria dell’Autosufficienza. Se un insetto si prende possesso delle nostre insalate il nostro problema non diventa trovare il prodotto che possa uccidere quell’insetto ma capire per quale motivo quell’insetto si è diffuso così tanto. Perché non ci sono gli antagonisti? Perché la pianta è debole? Forse non c’è il terreno adatto o non è abbastanza fertile? Forse non c’è una sufficiente biodiversità?

Oggi molti agricoltori, anche biologici, hanno installato nel loro cervello lo stesso programma delle case farmaceutiche. Per ogni sintomo c’è il prodotto necessario per eliminare il sintomo, così anche i loro campi e le loro culture sono perennemente malati e necessitano in continuazione del prodotto della multinazionale di turno. Per essere in salute non è necessaria la medicina, che a volte è la principale causa di malattia. State lontani da medici e medicine – a meno che non abbiate una malattia acuta – e addestrate il vostro corpo a essere autosufficiente.

A volte potreste aiutarlo con piante medicinali che non hanno effetti collaterali, ma anche in quel caso non dovrebbe diventare la regola. Se dipendete in continuazione da piante medicinali vuol dire comunque che il vostro corpo non è in equilibrio. Se il vostro orto necessità in continuazione di essere trattato vuol dire che c’è un problema e non potete fare finta di non vederlo. Anche il nostro cervello e il nostro intestino hanno bisogno di biodiversità. I pensieri della nostra mente, come i batteri del nostro intestino, devono essere diversificati in maniera che ognuno abbia il suo antagonista. Diventate autosufficienti, aprite le vostre menti, lasciate spazio alla biodiversità e ben presto tutto tornerà in equilibrio.

Come mantenersi in salute

  • Passare tempo all’aria aperta in luoghi non antropizzati.
  • Prendere il sole.
  • Camminare e fare movimento ma non agonistico. Consumare cibo e acqua vitale, ma evitare di mangiare sempre le stesse cose.
  • Vivere e lavorare in un ambiente sano e non intossicarci con pensieri negativi spesso indotti dalla televisione o altri mezzi di disinformazione di massa.
  • Evitare di frequentare sempre le stesse persone, evitare di mantenere le stesse abitudini, di fare lo stesso lavoro allo stesso modo.

 

Scritto da Angelo Francesco Rosso