In precedenza abbiamo già parlato degli swale, i fossi livellari che fungono da bacini di ritenzione e che raccolgono l’acqua in eccesso accumulatasi in seguito a forti precipitazioni o allo scioglimento della neve. Si tratta di fossati caratterizzati dal terrapieno a valle non compattato e su cui si vanno a piantare piante, alberi e arbusti.

Scopriamo quali sono i loro vantaggi anche su piccola scala.

  1. Gli swale attenuano il deflusso dell’acqua piovana.

    Il deflusso dell’acqua piovana è uno dei grandi problemi nella maggior parte delle città. L’acqua è vista come un pericolo, per il rischio di inondazioni ad esempio, pertanto il pensiero moderno è quello di liberarsene il più velocemente possibile. Questo ha portato ad una violazione della gestione ambientale ogni qual volta che si verificano forti piogge e riversiamo liquami grezzi nei corsi d’acqua o direttamente in mare perché la rete fognaria unisce l’acqua piovana agli scarichi di acque nere in queste situazioni di emergenza.
    Di solito pensiamo al deflusso dell’acqua piovana come ad un problema che può essere affrontato e risolto solo da governi, istituzioni o esperti. In realtà non esisterebbe alcun “problema” se i cittadini facessero la loro parte.

    “Nonostante i problemi del mondo siano sempre più complessi, le soluzioni restano così semplici da essere quasi imbarazzanti” – Bill Mollison, padre della permacultura e autore di “Introduzione alla Permacultura” e del libro “Permaculture: A Designers’ Manual”.

  2. Gli swale sono una soluzione per raccogliere l’acqua piovana meno impegnativa delle cisterne.

    Raccogliere l’acqua piovana in cisterne o barili significa dover acquistare un sacco di componenti diversi. Occorre collegare i pluviali delle grondaie al contenitore di raccolta (e in caso collegare insieme più di un contenitore) e poi convogliare il flusso in eccesso verso gli scarichi fognari o verso altre destinazioni.
    Occorre anche essere in grado di pulire il barile frequentemente, aggiungere prodotti antizanzare e inserire un rubinetto per riempire l’innaffiatoio o collegarvi un tubo per innaffiare. Inoltre tutti questi componenti nel tempo si deteriorano con il sole e gli agenti atmosferici, quindi hanno bisogno di essere riparati o sostituiti.
    Infine la pressione dell’acqua nel barile è molto bassa e, onestamente, utilizzarla è una seccatura. Credetemi, riuscire ad innaffiare senza pressione dell’acqua significa davvero impiegarci un’eternità! Si può provare a collegare una pompa ad energia solare, ma i risultati non sono entusiasmanti. Pensate a quanta ingegneria e ai costi per l’acquisto dei componenti, quando semplicemente si potrebbe scavare una fossa nel terreno e lasciare che sia la natura a rallentare il deflusso dell’acqua, distribuirla e conservarla per noi. Davvero molto semplice (dopo aver scavato la fossa ovviamente!)

    Un altro problema, se si possiedono dei contenitori di raccolta dell’acqua, è che occorre stabilire come affrontare i momenti in cui è in eccesso. L’acqua ha un grande potenziale e sarebbe irresponsabile, nonché uno spreco, convogliare litri d’acqua verso nessun posto in particolare.
    Questo è uno dei motivi per cui le istituzioni locali non incoraggiano attivamente la raccolta dell’acqua: è sufficiente una persona che inondi la cantina del vicino o che crei uno stagno per le zanzare per mettere in cattiva luce questa buona pratica.
    Quindi raccogliamo l’acqua nel terreno in maniera responsabile e utilizziamola a nostro vantaggio!

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  3. Gli swale sono più efficienti delle cisterne.

    Un terreno sano ha bisogno di acqua. La materia organica funziona come una spugna, trattenendo diverse volte il suo peso in acqua senza difficoltà. Toby Hemenway nel suo libro “L’orto-giardino di Gaia” ci spiega che tre quarti di terreno asciutto possono trattenere facilmente un quarto d’acqua. Quando trasferiamo questo concetto al nostro giardino ci rendiamo conto che se fosse ricoperto da 30 cm di terreno fertile e umido esso tratterrebbe tanta acqua quanto uno stagno profondo 8 cm e delle dimensioni del giardino stesso. Allo stesso tempo sarebbe proibitivo a livello economico installare una cisterna che possa contenere una tale quantità d’acqua, ma il terreno la trattiene per noi e pure gratis!

    Ecco un paio azioni che possono massimizzare i benefici di uno swale minimizzando l’evaporazione e il tempo da dedicare al giardino:

    • aggiungere regolarmente materia organica (compost e pacciamatura) ai terrapieni dello swale;
    • riparare dal sole i terrapieni dello swale piantando una fitta vegetazione.
  4. Gli swale creano ecosistemi autosufficienti.

    Gli swale raccolgono l’acqua e la distribuiscono nel terreno laddove ce n’è bisogno. Al posto di fare defluire via l’acqua o farla ristagnare sul terreno, gli swale la convogliano verso una riserva sotterranea. La natura ha il suo sistema di irrigazione incorporato: quando c’è bisogno d’acqua questa viene rilasciata naturalmente senza necessità di ulteriori interventi dopo la costruzione dello swale.
    Questa riserva sotterranea attrae numerosi microrganismi che iniziano a mangiare, rilasciare sostanze nutritive nel terreno, riprodursi e…voilà, ci ritroviamo a generare materia organica e a fertilizzare proprio dove ne avevamo bisogno.
    Questo significa minore manutenzione, il che ci risparmia tempo e denaro. Più materia organica si forma e più mantiene il terreno umido. Con una maggiore quantità di materia organica il sistema può resistere meglio sia alle grandi piogge che ai periodi di siccità.
    Più cresce la riserva d’acqua e aumentano le sostanze nutritive nel terreno, più il giardinaggio diventerà semplice.

 

Articolo tradotto da: https://www.tenthacrefarm.com/2014/02/using-swales-in-the-landscape-part-1/