Costruire con le balle di paglia
Come abbiamo costruito il tempio ottagonale
Il progetto autosufficienza è partito nel 2009 con l’acquisto di terreni abbandonati e un rudere circondato da stalle fatiscenti con il tetto in amianto.
Uno dei primissimi obiettivi è stato quello di ristrutturare il rudere il sasso e creare nuove strutture per l’attività ricettiva e culturale.
La scelta delle balle di paglia
Insieme allo Studio di Architettura Filo di Paglia nel 2016 abbiamo realizzato un master plan che prevedeva la ristrutturazione del rudere in sasso, la completa demolizione delle vecchie stalle fatiscenti e la ricostruzione di circa 1.700 mq di strutture tra tempio ottagonale, agricampeggio e earthship, grande struttura ipogea che ospiterà camere, sale polifunzionali, centro benessere, uffici, laboratorio, biblioteca e negozio.
A seguito della ristrutturazione del rudere in sasso con inaugurazione nel 2017 è stata avviata la costruzione dell’agricampeggio terrazzato e del tempio ottagonale dedicato a corsi di yoga, meditazione e al benessere psicofisico.
In questo caso a differenza della prima struttura, che era vincolata al restauro conservativo, avevamo piena libertà nella scelta delle forme, dei materiali e delle rifiniture.
Abbiamo deciso di costruire le nuove strutture in legno con la paglia come tamponatura sia sulle pareti che nel tetto.
La paglia ci è sembrata la soluzione più ecologica che potessimo adottare. Come azienda agricola siamo produttori di grano e la paglia è lo scarto della mietitura del grano. Come quasi tutti ne produciamo molta di più di quella che riusciamo ad utilizzare tant’è che spesso la lasciamo trinciata in campo. L’idea di poter utilizzare un materiale di “scarto” per poter realizzare edifici altamente efficienti dal punto di vista energetico ci è subito piaciuta.
Il risparmio energetico è stato un altro fattore determinante. Mirando all’autosufficienza abbiamo necessità che i nostri edifici minimizzino i consumi di energia e in particolare, visto che siamo in montagna, calore. Le balle di paglia forniscono un isolamento incredibile che può facilmente trattenere il calore all’interno d’inverno e mantenerlo all’esterno d’estate.
Infine la nostra scelta per tutte le costruzioni è sempre e comunque ricaduta esclusivamente su materiali naturali ed ecologici in quanto l’intero progetto si basa su tale filosofia.
Un tempio di paglia
A differenza di quanto ci si potesse immaginare, il comune di Bagno di Romagna ha accettato senza difficoltà questa modalità costruttiva anche se era la prima volta che veniva presentato un progetto con questi materiali.
Dopo aver affidato a un’impresa specializzata la fondazione e la struttura in legno, si è proceduto alla posa delle balle di paglia insieme ad Andrea e Francesca di Filo di Paglia che non sono solo architetti ma pure artigiani e natural builder..
Dopo la posa delle balle di paglia è stato il turno di Tecnocanapa che ha incapsulato le balle di paglia nella calce-canapa per evitare rischi di contatto della paglia con il fuoco, l’acqua, insetti, animali, fattori che potrebbero rilevarsi fatali per questo tipo di materiale. Inoltre la calce-canapa rende più uniforme la superficie al fine dell’applicazione degli intonaci e isola ulteriormente dando anche maggior massa all’interno, fattore importante per poter mantenere il calore d’inverno e il fresco d’estate.
Infine per completare le pareti intonaci esterni in cocciopesto e interni in terra cruda.
In questo edificio a differenza del casale in sasso abbiamo scelto di semplificare al massimo la parte di impiantistica: niente wmc (ventilazione meccanica), niente impianti a parete o pavimento, niente elettronica. La sala principale, gli spogliatoi e i bagni si scaldano esclusivamente grazie a una grande stufa a massa termica realizzata in opera sempre da Filo di Paglia.
Il sistema di raffrescamento del Tempio si ispira agli edifici dell’epoca romana: nel punto più alto dell’edificio ci sono delle finestre che, se aperte, lasciano fuoriuscire l’aria calda. Quando l’aria calda esce dall’alto, nella sala si crea una depressione. L’aria viene, quindi, naturalmente aspirata tramite delle bocchette poste sulla parte bassa delle pareti dell’edificio e collegate a tubi interrati che arrivano nel bosco adiacente. L’aria del bosco già più fredda, si raffredda ulteriormente passando per 35 metri sotto terra e così all’interno dell’edificio si respira aria fresca, ma non condizionata.
Gli infissi sono in legno, ma per evitare i problemi di manutenzione riscontrati nell’edificio principale, abbiamo agito con uno sporto di gronda di 1,5 metri in modo da proteggerli dal sole e dalle intemperie.
Le soluzioni di rifinitura richiamano il precedente edificio, ma con ulteriori elementi come ad esempio i bellissimi bagni realizzati in cocciopesto, antica tecnica di impermeabilizzazione romana. Il risultato finale è un’opera straordinaria di rara bellezza.
Per maggiori info sul tempio ottagonale vedi anche
https://autosufficienza.it/agriturismo/tempio-paganico/
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