Risposta alle domande di Simona in seguito al pernottamento in Fattoria 10/09/2020
Ho letto all’ingresso della fattoria un cartello con scritto fondi europei per lo sviluppo rurale. A chi mi posso appoggiare per informazioni a riguardo?
Sai se possono usufruirne anche i privati di questi fondi?
Si tratta dell’Azione 6.4.01 – “Creazione e sviluppo di agriturismi e fattorie didattiche” del piano di sviluppo rurale europeo 2014-2020.
Sono fondi riservati alle aziende agricole. Per maggiori informazioni puoi rivolgerti ad organizzazioni professionali e associazioni di categoria delle filiere agricole, ippiche e della pesca.
I privati non possono usufruire di questi fondi.

Non ho capito se siete totalmente autosufficienti per quanto riguarda l’elettricità? Se si che tipo di pannelli o altri strumenti utilizzate?
Al momento siamo autosufficienti per la produzione di acqua calda d’estate con pannelli solari e d’inverno con caldaia a legna ma non ancora per l’elettricità.
Abbiamo un impianto fotovoltaico ma non ci sono sistemi di accumulo. Il progetto finale prevede l’integrazione di energia prodotta dal sole ad energia prodotta dalla caduta dell’acqua. L’eccesso di produzione fotovoltaica d’estate sarà impiegato per pompare acqua verso un bacino a monte che fungerà da accumulo energetico in una stagione in cui l’acqua del ruscello che attraversa la Fattoria potrebbe non essere sufficiente.

L’acqua che utilizzate è presa dal pozzo che avete fatto fare voi?? Come riuscite a depurarla per poterla bere?
L’acqua che utilizziamo proviene tutta da sorgenti. Viene analizzata ogni 6 mesi ed essendo naturalmente pura non necessiterebbe di depurazione.
Per sicurezza nell’uso pubblico è comunque richiesta la clorazione ed uno sterilizzatore con lampada UV.

Che tipo di riscaldamento utilizzate? Ho visto una stufa nella sala pranzo come viene alimentata?
Nella struttura principale, l’agriturismo, abbiamo 2 tipi di riscaldamento.
Il microcapillare a parete è un sistema molto efficiente che mantiene tiepide le pareti e l’acqua riscaldata a soli 28 gradi è sufficiente a mantenere calda la struttura.
La stufa nella sala da pranzo invece è a massa termica. È stata costruita in loco da Filo di Paglia con 3.000 kg di mattoni refrattari. Con un’unica combustione giornaliera i mattoni si scaldano e poi cedono calore per tutto il giorno.
Entrambi i sistemi sono alimentati con la legna dei nostri boschi.

Mi piacerebbe creare una mia abitazione privata con gli stessi principi. Abito in Piemonte, secondo te si può essere autosufficienti a livello energetico anche in pieno inverno??
Un’abitazione privata ha un dispendio energetico enormemente più basso rispetto ad una struttura ricettiva e questo è un grande vantaggio. È molto più facile ridurre gli sprechi che creare energia. Con solo energia dal sole è molto difficile che si possa essere autosufficienti d’inverno ma se la si abbina ad altre fonti rinnovabile è certamente possibile. Penso in particolare a vento, acqua e biomassa.

 

 

Risposta alle domande poste da Alessandro (_a_le) in seguito al post del 25/04/2020 sulla pagina instagram della Fattoria (fattoria_autosufficienza)

 

Alessandro. Ho letto tutti i commenti soprattutto per conoscervi ed arrivare a capire come ragionate, per capire dove può portare godere di un grande benessere e libertà di cui ovviamente godiamo ai tempi nostro piuttosto che 50anni fa. Io vorrei non giudicare ma siamo su un social è quindi lecito mettersi alla mercé dell’opinione pubblica; per questo invece che mettervi in croce a prescindere vorrei fare un paio di domande che mi piacerebbe fossero risposte sinceramente e cercare un dialogo che ci accresce tutti…
Parlate di disobbedienza civile, creazione di nuovo mondo e mettete in scena David e Gandhi; sappiamo che queste due persone, sopratutto Henry sono usciti totalmente dalla società e dalla sua dipendenza non usandola proprio e dimostrando che si può fare a meno dei suoi beni, voi questo come lo fate oltre a mettere una foto del genere?
Da wikipedia:
“La disobbedienza civile è una forma di lotta politica, attuata da un singolo individuo o più spesso da un gruppo di persone, che comporta la consapevole violazione di una precisa norma di legge, considerata particolarmente ingiusta, violazione che però si svolge pubblicamente, in modo da rendere evidenti a tutti e immediatamente operative le sanzioni previste dalla legge stessa.”
Non abbiamo la pretesa di essere come Thoreau e tanto meno come Ghandi. Abbiamo semplicemente fatto disobbedienza civile.

Alessandro. Sappiamo che avete una fattoria, cosiddetta autosufficiente, eppure usate mezzi della società per evolverla e costruirla. Es.: nei vostri workshop viene gente come me, che vi paga coi soldi che derivano dalla società che voi rifiutate.
Nessuno ha mai detto che rifiutiamo la società. Ne vorremmo creare una nuova e ci stiamo provando a piccoli passi in un processo di transizione.

Alessandro. Nonostante la foto postata oggi, sappiamo che dal lunedì al venerdì avete un negozio @macrolibrarsi che nonostante le bellezze che vendete e i nomi più disparati nel mondo newage, alla base funziona come qualsiasi altra azienda sul territorio.
Macrolibrarsi c’è sempre non solo dal lunedì al venerdì. La differenza rispetto a tante altre aziende sul territorio è che siamo un’azienda etica, ossia un’impresa che al tempo stesso persegue obiettivi di crescita aziendale e profitto e obiettivi di carattere sociale e spirituale. Oggi il mondo è dominato da aziende che a loro volta sono guidate nelle loro azioni dal perseguimento del profitto, spesso a qualunque costo. Un’azienda è etica, ossia è guidata dai valori invece che dal profitto, quando mette al centro delle proprie azioni le persone, il benessere della collettività in cui opera, il rispetto e la conservazione dell’ambiente naturale.

Alessandro. Vi ho pagato con euro nei miei ordini e non accettare, mi sembra, monete di tempo o le emergenti nuovi modi di scambio fuori dal sistema. Fate magazzino, elaborate, preparate e spedite fino a me, usando mezzi che ci intossicano ecc appogiandovi totalmente al sistema, non in bicicletta. L’ultimo olio che ho preso viene dall’India, e non mi è sembrato di vedere la dicitura “portato a piedi da Marco Polo”. I soldi € che vi pago e poi il loro utilizzo, passano attraverso la mia, più grande banca d’Italia senza fare nomi la quale sappiamo bene cosa combina, e la vostra, che nonostante è una banca “etica” usa i circuiti internazionali di sfruttamento economico.
È tutto assolutamente vero e ne siamo consapevoli. Proprio per questo compiliamo ogni 2 anni il bilancio dell’economia del bene comune dove al posto dei costi vengono riportati i vari punti che hai sottolineato e nei recavi ciò che invece facciamo di positivo. Tale bilancio cerchiamo ogni anno di migliorarlo.
Puoi scaricarlo direttamente sulla nostra pagina chi siamo
https://www.macrolibrarsi.it/info/13/chisiamo.php

Alessandro. Citate i dati e i numeri errati a vostro avviso su cui si basa questa violazione della libertà in nome della costituzione. @angelofrancescorosso in particolare lei, che nutro grande rispetto per quello che in un modo o in un altro ha creato, ha peccato di presunzione dicendo che si è mosso e contatto diversi km e persone lungo il pianeta e dimostrando disobbedienza civile;
I km in giro per il pianeta e in Italia li ho fatti nel pieno rispetto delle regole, non erano un atto di disobbedienza. Quello che volevo comunicare e si evince dal contesto, è che il contagio non per forza è direttamente proporzionale al numero di persone che si incontrano. Ci sono molte più variabili. Per me la più importante è lo stato di salute delle persone che entrano in contatto con il virus.

Alessando. partendo dal fatto che c’è sempre nell’universo una causa ed un effetto, e che questo effetto bisogna prevsnirlo il più possibile per non farlo diventare una tragedia personale, lei facendo così e poi animando questa scena ad oggi, insieme a @naturopatia_new_moon , immagino abbiate pensato all’effetto.
L’effetto auspicato è che chi non concorda con il regime fascista sanitario che è stato instaurato lo dimostri e non rimanga nascosto nell’ombra.

Alessandro. E prendendo come scontato che lo stato mettendo queste misure restrittive non ha pensato tanto all’effetto salute, ma a un possibile collasso del sistema sanitario, unico problema ad oggi per cui uno stato oggi può pensare di far collassare proprio il suo sistema maligno economico, quindi diciamo un autogol, venendo alla domanda:
Il sistema sanitario non è più in crisi da settimane, neanche nelle zone più colpite. A tal proposito ti invito a guardare le interviste  al Dott. Stefano Manera, chirurgo, anestesista e rianimatore che negli ultimi 2 mesi è andato come volontario a lavorare presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Alessandro. voi come avete pensato nel vostro esempio a un possibile effetto della vostra ipotetica disobbedienza, quindi a un contagio attraverso questo, dei vostri inquilini o dipendenti, nella vostra nuova società creata disobbediende alle norme?
Il problema non è il contagio, sicuramente più persone fra noi hanno contratto il virus ma senza conseguenze. I virus ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Non condividiamo l’approccio specialistico e sintomatico della medicina allopatica moderna.
Il virus influenzale crea complicanze in maniera molto selettiva come del resto la natura ha sempre fatto.

Alessandro. Posso immaginare, che abbiate un ospedale interno e quindi non vi appogerete alla società classica ospedaliera che in questo momento sopravvivere e viene nutrita a star bene solo e unicamente dalle norme che voi mettete alla gogna?
La domanda è poco comprensibile immagino perché scritta velocemente con il cellulare.
Vorrei chiarire che nella nostra zona, in questo momento, non esiste nessuna emergenza sanitaria. Le misure restrittive sono state applicate indiscriminatamente in tutta Italia o meglio in gran parte del mondo a prescindere dell’emergenza sanitaria.
Ad oggi noi ci siamo sempre preoccupati di come essere sempre in salute piuttosto che di come curarci.
Idealmente ci piacerebbe moltissimo realizzare un ospedale consapevole (o meglio una casa della salute). Nel primo incontro fatto con l’Associazione Vivi Consapevole in Romagna questa è emersa come una delle principali necessità per i romagnoli “consapevoli”.  Purtroppo gli investimenti necessari al momento non sono alla nostra portata ma in futuro chissà…
Per ora ben vengano gli ospedali che esistono già, se e quando non è possibile farne a meno.

Alessandro. Perché, è ovvio direi, che come Henry e Gandhi, dovete dare un’Alternativa ai giovani che potrebbero seguirvi. La disobbedienza civile, per me, è un grande atto di responsabilità in cui una persona (o gruppo), Sa, e ne è responsabile totalmente di ciò a cui potrà andare incontro incontro.
Non sono contro
Ci assumiamo la piena responsabilità nel fare disobbedienza civile nei confronti di regole anticostituzionali e contro i diritti umani.

Alessandro. 3. Siete pronti?
Dipende

Grazie del vostro tempo e dell’attenzione. Se troverò sul nuovo numero qlcs di approfondito sul tema discusso sarà molto interessante e te ne sarò grato. Perché alla fine quello di cui abbiamo bisogno oggi è un’alternativa valida. Voi volontariamente o no vi siete posti come tali, quindi a mio piccolo avviso, dovreste dare fiducia, senso di comunità e rispetto. Per questo che la gente se vede così dell’egoismo diciamo, reagisce screditandovi.
Disobbedire alle regole per un tornaconto personale è egoistico. La disobbedienza civile è esattamente l’opposto: è un atto altruistico, ossia mi assumo le conseguenze scomode (multe, punizioni, ripercussioni..) per un tornaconto generale.

È vero che siete 70 persone, ma la domanda che sorge è, volete essere cosa? Una realtà privata o una realtà comunitaria, dove tutti noi succubi di questa società possiamo vedere il cambiamento e una speranza al futuro? Buona vita ragazzi. 🙏
Qui trovi la storia della Fattoria
https://autosufficienza.it/chi-siamo/storia-della-fattoria-dellautosufficienza/
Leggendo ciò che c’è scritto fino al 2020 si comprende chi siamo. Leggendo ciò che c’è scritto dopo il 2020 si comprende chi vogliamo diventare.

Buona vita anche a te!

Risposte di Francesco e Giulia