Ciò che acquistiamo e dove lo acquistiamo può fare la differenza su larga scala: ecco perché abbiamo deciso di finanziare progetti etici e locali

Oggi l’economia è molto più forte della politi­ca che, quasi sempre, è soggetta agli interessi della prima. È evidente che il nostro vero voto è rappresentato dagli acquisti e dagli investimenti che facciamo e non dal voto politico; inoltre la politica è essa stessa soggetta agli interessi delle multinazionali, delle banche e dei grandi gruppi finanziari.

Possiamo decidere di investire e comprare in un mer­cato locale e allora incrementeremo la ricchezza del posto in cui viviamo, oppure decidere di comprare e investire in aziende multinazionali, e arricchiremo la borsa e qualche super ricco con conti in qualche pa­radiso fiscale. Se compriamo agli ipermercati favoria­mo la cementificazione, la produzione di immondizia, la ricchezza di pochi… Se, invece, compriamo in un mercato locale favoriamo la nascita di piccole aziende agricole, riduciamo i trasporti e quindi i consumi.

Gli esempi valgono in tutti i campi della nostra vita, il modo in cui spendiamo i soldi determina il futuro che vogliamo. Se tutto ciò vale per le persone è ancora più importante per le aziende che hanno una forza econo­mica maggiore.

Per chi vota Macrolibrarsi

Macrolibrarsi è un azienda che ha scelto di votare ogni giorno per un’economia che valorizzi il territorio in cui opera, le persone che lo abitano e l’ambiente.

La sede di Macrolibrarsi è a Cesena e chi ci lavora vive nel raggio di 50 km. Non ci sono limiti di razza, di religione, di credo politico ecc. Donne e uomini sono circa al 50% e non vi sono differenze di trattamento economico che, piuttosto, è legato alla meritocrazia. L’azienda ha un importante negozio a Cesena davanti alla propria sede, che funziona molto bene; ha ricevu­to richieste di franchising da tutta Italia ma sceglie di rimanere locale senza avviare il processo di espansio­ne classico di quest’epoca.

Macrolibrarsi finanzia iniziative di sensibilizzazione all’ambiente sul territorio, laboratori con le scuole e il progetto “Vivi Consapevole in Romagna” che ha come obiettivo quello di far diventare la Romagna una re­gione guida a livello mondiale per il benessere della persona e dell’ambiente.

La Fattoria dell’Autosufficienza

Il contrario di autosufficienza è dipendenza. Se non sei autosufficiente, da chi dipendi oggi per vivere? Da dove arrivano il tuo cibo e la tua cosmesi? La tua ener­gia elettrica? Con cosa ti curi? Come scaldi la tua casa? Pensiamo di essere uomini liberi ma in realtà dipendia­mo totalmente da grandi gruppi economici che con­trollano le nostre vite, le scelte dei governi, la “non” tutela dell’ambiente, i divertimenti dei nostri figli. Il loro scopo è evidente: renderci sempre più dipendenti da loro come ha sempre fatto qualsiasi regnante. Ed ecco che brevettano semi per contadini, ci fanno cre­dere che per coltivare siano necessari prodotti chimici da loro prodotti, ci somministrano farmaci inutili e no­civi, ci forniscono i loro combustibili fossili.

Macrolibrarsi, con il progetto Fattoria dell’Autosuf­ficienza, vuole creare un modello di libertà. Un luo­go dove gran parte dei bisogni vengono autoprodot­ti, dove la chimica è esclusa sia dall’agricoltura che dall’edilizia, dove le persone possano vivere a contatto e in armonia con la natura. Il voto più importante di Macrolibrarsi è però sicura­mente La Fattoria dell’Autosufficienza, un progetto dal­le prospettive straordinarie nato del 2009.

Nel 2009 quando Macrolibrarsi acquista i terreni nel Comune di Bagno di Romagna, che oggi sono La Fat­toria dell’Autosufficienza, la situazione del luogo era piuttosto desolante. Il luogo, un tempo allevamento di vacche e maiali da carne, era stato abbandonato già da più di 10 anni, le strutture erano diroccate, il pa­norama mozzafiato interrotto dai cavi e pali di luce e telefono, non c’erano coltivazioni, non c’erano alberi da frutto anche se era stato abitato per secoli.

Così è iniziato un lento lavoro ancora in grande evo­luzione. Abbiamo impiantato alberi da frutto di varietà antiche e siepi miste. Abbiamo recintato i terreni, in­terrato i cavi della luce e del telefono che rovinavano il panorama, sono stati realizzati muri a secco e terraz­zamenti per ottenere terreni più adatti alle coltivazioni. Oggi in questi terreni vengono coltivati grani antichi, legumi, ortaggi, alberi da frutta, frutti di bosco ed erbe aromatiche, il tutto senza utilizzo di concimi e pesticidi di alcuna sorta. In Fattoria non vengono realizzati ne­anche i trattamenti consentiti nel disciplinare biologico. Alle coltivazioni si affiancano la formazione e l’ospita­lità. Dal 2014 al 2016 è stato ristrutturato un rudere in sasso di circa 400 mq, oggi adibito ad agriturismo. An­che in questo lavoro si è cercato di evitare la chimica:

  • i muri sono stati realizzati con i sassi del luogo e calce idraulica 100%;
  • sono poi stati isolati con calce-canapa;
  • il tetto e i pavimenti sono stati realizzati in legno ed isolati con fibra di legno;
  • gli intonaci in terracruda o in calce-canapa;
  • gli infissi in legno trattati con vernici naturali.

Un insieme di materiali che fa subito percepire un’aria di benessere affiancata a un ottimo risparmio energetico certificato con la classe A4, il top previsto dalla norma­tiva italiana. È possibile, durante l’anno, partecipare ai corsi di formazione che si fanno all’aperto o nella sala del ristorante. I corsi variano dall’autoproduzione alle tecniche olistiche, dalla permacultura allo sciamanesi­mo, dall’orto all’autocostruzione. Presto sarà realizzato anche un tempio non religioso a forma di ottagono dove sarà possibile fare yoga, meditazione e altre pratiche che sono facilitate da un ambiente naturale e in connes­sione con la natura.

Le conseguenze di queste voto

Macrolibrarsi ha scelto di investire nella Fattoria dell’Autosufficienza e in questo modo ha dato il pro­prio voto. Il modello classico avrebbe previsto invece di inve­stire nell’acquisto di una villa per i proprietari, un SUV e una macchina sportiva, un po’ di investimen­ti in borsa, possibilmente in una casa farmaceutica o in un’industria di armi, che funzionano sempre bene. Proviamo a vedere, con la tabella seguente, quali sono le differenze tra questi due tipi di investimento.

Macrolibrarsi oggi è solo un granello di sabbia, ma se tutta la spiaggia iniziasse a muoversi così?

Conseguenze investimento Macrolibrarsi Conseguenze investimento classico
Basso impatto ambien­tale, riduzione dei con­sumi energetici Alto impatto ambien¬tale, incremento dei consumi energetici
Coinvolgimento della comunità locale Nessun coinvolgimento della comunità locale
Sviluppo dell’economia locale e dell’economia del biologico e naturale Sviluppo dell’economia delle grandi imprese
Valorizzazione eco-tu­ristica del territorio Nessun valore per il territorio
Crescita di aziende che operano in bioedilizia Crescita delle aziende che producono cemento
Opportunità di lavoro in un ambiente sano e immersi nella natura Nessuna opportunità di lavoro
Modello replicabile per un futuro sostenibile Modello non replicabile per un futuro sostenibile
Autosufficienza Dipendenza
Pochi rifiuti Tanti rifiuti
Diffusione di informa­zioni e conoscenze utili all’uomo e alla co­munità Diffusione di un model¬lo non sostenibile che crea divisione, compe¬tizione e guerra