In questo sesto video della serie, Iain Tolhurst ci mostrerà come, dalla metà degli anni ’70, è riuscito a diventare un agricoltore biologico specializzato in agricoltura senza animali.

Diversamente dall’agricoltura tradizionale, questo approccio non prevede l’impiego di animali, pertanto si utilizzano solo concimi vegetali, si attuano rotazioni delle colture e pratiche sostenibili senza ricorrere a sottoprodotti di origine animale.

Living with the Land - Parte 6 [sub ITA] - Agricoltura senza animali

 

Trascrizione del video

Quello che mangiamo è parte essenziale di chi siamo. Dal campo alla tavola, le nostre scelte hanno un impatto sul mondo che ci circonda. Pensate: il 95% del cibo che mangiamo proviene dal terreno,
quindi mantenerlo sano è di importanza vitale.

L’agricoltura senza animali ci permette di mangiare sano senza danneggiare il pianeta né i suoi abitanti. Questo approccio è un modo di pensare tra le tante idee possibili per convivere con la terra.

Ci sono tanti valori dietro quello che facciamo, ma alla base di tutto c’è la sostenibilità, un termine difficile da definire perché oggi è molto inflazionato. Per me, sostenibilità significa poter continuare
a coltivare cibo qui, in questo luogo, per sempre.

L’agricoltura convenzionale tende a incrementare la fertilità con l’uso prodotti chimici. Anche alcune aziende agricole biologiche, sia grandi che piccole, portano fertilità dall’esterno in genere sotto forma di concimi animali, mentre noi usiamo la fertilità già presente nel nostro terreno per migliorare la produzione, senza importarla dal terreno di qualcun altro.

E questo dà prodotti che sono “animal free”, sicuramente adatti per i vegani ma anche per chiunque voglia consumare cibi che siano più sostenibili. Per noi è importante non sfruttare gli animali nella produzione di cibo, è un valore essenziale per la nostra attività. Ma il nostro scopo è quello di utilizzare la terra in modo saggio e raggiungere l’optimum. Per coltivare senza animali dobbiamo mantenere la fertilità sul lungo termine, è molto importante. E anche tutelare le sostanze organiche
presenti nel suolo, perché da esse dipende la salvaguardia della fertilità. Per questo coltiviamo piante specifiche che nutrono il suolo. Alcune specie fissano l’azoto nell’aria e lo rilasciano nel terreno per le coltivazioni future. Altre prendono il fosforo e il potassio da sottoterra e li riciclano.

Quindi usiamo le piante per nutrire il terreno, seguiamo una rotazione delle colture e usiamo concimi vegetali, facendo rotazioni anche molto lunghe, fino a 9 anni. Consistono in una sequenza specifica di colture mirata a evitare malattie e infestazioni e a utilizzare il terreno nel miglior modo possibile. La biodiversità è molto importante per noi perché è il nostro primo strumento di disinfestazione. Più specie di insetti convivono nella stessa area, minori sono le probabilità che una di esse causi problemi. Abbiamo escluso ogni apporto animale dalla nostra fattoria, non sfruttiamo animali. Ci sono animali nel terreno, come i lombrichi e vari batteri del suolo, la flora e la fauna, e ne traiamo vantaggi, ma non usiamo animali di allevamento né prodotti di origine animale.

I protocolli di agricoltura biologica consentono l’utilizzo di concimi di origine animale a patto che l’allevamento segua principi etici minimi, ma a noi non piaceva come concetto, il fatto di usare concimi di un’altra azienda per incrementare la nostra fertilità, così abbiamo scelto la coltivazione senza animali, che ci permette di distribuire la fertilità tra i nostri terreni senza fare ricorso a concimi o importare fertilità da altri coltivatori. Usare concimi prodotti da altre aziende significa prendere la loro terra per sostenere la propria produzione, e questa a noi non sembrava una scelta sostenibile, e andava anche contro la nostra etica perché prevedeva lo sfruttamento di animali da parte di altri produttori.

Possiamo nutrire moltissime persone con questo sistema, e questo è un fattore importante: quante persone sfamiamo con ogni ettaro, e non quanto produciamo. In fondo sono preoccupato per la salute del pianeta, è un mondo bellissimo, un posto fantastico, e voglio che rimanga così e anzi migliori. Penso che la gente oggi sia più sensibile verso questi temi, e voglia sempre più fare qualcosa per il futuro.

 

Living With the Land – Vivere con la Terra

Living With the Land è un celebre documentario sulla Permacultura prodotto dalla rivista inglese Permaculture assieme al progetto Permaculture People UK.

living-with-the-landLa traduzione di questo documentario in lingua italiana è a cura della rivista ViviConsapevole.it.

Vi proponiamo su questo sito i nove interessantissimi video sottotitolati in italiano che documentano progetti di successo ispirati dal metodo della Permacultura. Nove esempi che speriamo vi siano d’ispirazione per la realizzazione di piccoli o grandi idee, sia che abitiate in campagna che in città.

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