La Via del Fare
Autosufficienza alimentare, energetica e sostenibilità in pratica fino al 2050: ecco come si fa
INTERVISTA A FRANCESCO ROSSO | DIRETTORE DI MACROLIBRARSI E FONDATORE DELLA FATTORIA DELL’AUTOSUFFICIENZA
Le yurte dell’Autosufficienza
Quando nel 2009 nacque il progetto Autosufficienza il luogo non era più abitato da cinquant’anni e i terreni non erano più coltivati da vent’anni.
Non esisteva nessun spazio coperto agibile. Nel 2010 per avere una base minima di appoggio costruimmo una compost toilette (bagno a secco) e ordinammo tramite Silent Breeze (società non più operativa) una yurta direttamente dalla Mongolia.
La yurta è la tipica abitazione dei mongoli ma anche di altri paesi limitrofi che per natura sono nomadi e abitualmente si spostano ogni 6 mesi. È una struttura facilmente montabile e smontabile equiparabile ad una tenda ma con il vantaggio di avere un’ottima coibentazione che tradizionalmente è di feltro (peli di pecora, capra, cammello, yak, ecc.).
Visitare Autosufficienza
Entrando scalzi nel bio-agriturismo sarà possibile vedere gli intonaci in calce-canapa e terra cruda, la grande stube a forma di fiamma, l’impianto microcapillare a parete, i mobili realizzati in legno naturale e, in generale, un edificio in classe A costruito con soli materiali naturali.
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