Siamo cambiamento

Anche all’epoca del Covid-19 possiamo agire nella bellezza e nella positività, per combattere la cultura della paura

È quasi passato un anno dall’inizio della narrazione sul virus influenzate Covid-19. Sulla base dalla nostra cultura e tradizioni, del nostro trascorso di vita, delle persone che ci circondano, dei canali di informazione ai quali attingiamo, della nostra emotività, ognuno di noi si è fatto una propria opinione sull’argomento. Io per mesi non ho saputo resistere alla tentazione di condividere la mia idea, nel vano tentativo di aprire gli occhi a chi per me non vedeva e ragionava riportando le argomentazioni di un abile narratore. Evidenze scientifiche, grafici, tabelle, statistiche, postulati filosofici, articoli, eventi storici, citazioni non hanno fatto altro che allontanare ancor di più chi la pensava diversamente da me.

Vietato non copiare

Copiando possiamo cambiare il mondo

A scuola ci insegnano a non copiare

A scuola difficilmente accettavo di sottomettermi al volere dei professori se non lo ritenevo idoneo alla situazione, e per questo inevitabilmente capitava di essere in contrasto con loro. Non amavo particolarmente studiare i libri accademici, ma leggevo moltissimo e questo mi ha sempre aiutato a ottenere voti piuttosto alti, anche se non ero particolarmente preparato sull’argomento specifico. Negli ultimi anni delle superiori avevo affinato la tecnica del copiare dai miei compagni di classe più preparati. Grazie a una migliore esposizione, non di rado, riuscivo a prendere un miglior voto del compagno da cui avevo copiato.

Lezioni di chitarra “Ascoltando la Natura”

In fondo la chitarra è figlia della natura, è fatta di legno a sei corde ed una cassa armonica.

La proposta è semplice: lezioni di chitarra presso La Fattoria dell’Autosufficienza con Giò Belli. L’invito è a rilassarsi e ascoltare a partire dalle voci della natura. Per capire la forza della musica basta accomodarsi su una balla di fieno, sedersi su un prato o vicino alle piante che con il vento creano tonalità diverse, una colonna sonora.

Coltivare noi stessi

È il primo passo per entrare in relazione consapevole con l’ambiente: ecco cosa unisce Yoga e Permacultura

La Fattoria dell’Autosufficienza fin dal suo inizio, nel 2009, è stata progettata in permacultura con l’obiettivo di diventare il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo. Lo scopo della progettazione è di autoprodurre tutto quello che ci serve per la nostra sopravvivenza e al contempo mantenere in equilibrio noi stessi e l’ecosistema che ci circonda.
La permacultura si occupa della progettazione di insediamenti umani sostenibili nel tempo e basa i suoi principi su tre etiche fondamentali: cura della terra, cura delle persone e condivisione del surplus. In Italia sicuramente, ma forse anche all’estero, molti confondono la permacultura con una tecnica di agro ecologia per realizzare orti e spazi verdi.

Rinascere dalle ceneri dell’epidemia

È oggi il giorno per iniziare a costruire il nostro nuovo mondo, più ecologico, sostenibile, sano e felice. Serve solo fare il primo passo…

Sono una persona estremamente fortunata. È ciò che credo e che spesso mi viene ribadito. Sono fortunato perché sono nato in casa, in una famiglia consapevole, sono nato sano, ho bevuto il latte di mia madre, non sono stato vaccinato, ho mangiato sempre cibo biologico e di qualità, sono vissuto in mezzo alla natura, non ho mai guardato la TV, andavo bene a scuola, ho viaggiato molto, sono diventato imprenditore a 21 anni, ho acquistato tanta terra in montagna a 24, vivo con una splendida compagna e ho amici che condividono i miei stessi valori…

La Terra è nostra madre

Ecologia profonda dei nativi americani e permacultura per superare la crisi sociale e ambientale globale

La forte cultura antropocentrica di origine biblica che caratterizza l’uomo occidentale e cosiddetto “sviluppato” ci sta portando lentamente all’estinzione. Crisi ambientale, economica, sociale, politica e culturale sono sempre più evidenti, eppure ci troviamo impreparati nel trovare soluzioni reali ed efficaci.
La verità, purtroppo, è che non esistono soluzioni se rimaniamo prigionieri della nostra cultura. Le soluzioni che ci vengono prospettate dai media e dai governi hanno la stessa matrice di pensiero che ci ha portato alla situazione odierna: considerano gli esseri umani come separati dalla Natura, alla quale attribuiscono soltanto un valore strumentale o di sfruttamento.

La resa dei conti

Incendi, inquinamento elettromagnetico, vaccinazioni di massa, pesticidi, diserbanti, psicofarmaci e rifiuti…Quanto manca all’estinzione?

L’uomo non è mai stato cosi debole e dipendente come negli ultimi anni nei Paesi industrializzati. Per circa 300.000 anni gli uomini, in un modo o nell’altro, si sono guadagnati la sopravvivenza vivendo e traendo beneficio e sostentamento dall’ambiente. Hanno avuto la forza e l’esperienza per costruire dei ripari, procurarsi l’acqua, il cibo e il calore.
Già durante la seconda guerra mondiale una parte della popolazione occidentale non era più autosufficiente perché si era trasferita in città, e proprio coloro che vivevano nelle metropoli
hanno maggiormente sofferto per la mancanza dei generi di prima necessità.

La mia storia anticovid

Disobbedienza civile e spinta verso il cambiamento: costruiamo insieme la comunità dei Custodi della Terra

Non guardo la televisione, non leggo quotidiani, raramente ricerco notizie assimilabili via internet. Nonostante tutto, a fine gennaio ero informato su un virus pericoloso che stava colpendo la Cina. Proprio in quel periodo, io e la mia compagna abbiamo preso un volo per Koh Phangan in Thailandia. Avremmo passato lì un mese per rigenerarci dopo un anno particolarmente intenso. Durante il viaggio abbiamo incontrato i primi esseri umani mascherati, soprattutto orientali, cosa che abbiamo trovato inizialmente bizzarra e divertente.