Costruire con le balle di paglia
Come abbiamo costruito il tempio ottagonale
Il progetto autosufficienza è partito nel 2009 con l’acquisto di terreni abbandonati e un rudere circondato da stalle fatiscenti con il tetto in amianto.
Uno dei primissimi obiettivi è stato quello di ristrutturare il rudere il sasso e creare nuove strutture per l’attività ricettiva e culturale.
Riciclo e strategie anti-spreco al Centro Autosufficienza
Ecco come creiamo bellezza, oggetti di qualità e processi utili a partire da materiali considerati di scarto
Tommaso Carmenati | custode presso il Centro di Ecologia Applicata Autosufficienza
Piccoli gesti di autosufficienza e libertà
Raccogliere un ortaggio, passeggiare in un bosco, assaggiare un pane appena sfornato: riavvicinarsi alla sacralità della natura per riappropriarsi della vita autentica, oltre il consumismo
Tommaso Carmenati | custode presso il Centro di Ecologia Applicata Autosufficienza
La via della biodiversità
Ecco come consegnare un mondo più umano alle future generazioni
Tommaso Carmenati | custode presso il Centro di Ecologia Applicata Autosufficienza
Sciroppo di sambuco (e non solo!): ricetta della nostra azdora Franca
Qual è la prima immagine che ti appare se qualcuno ti dicesse “primavera”?
La primavera è il tempo del risveglio dal sonno dell’inverno, il tempo dell’esplosione della natura in ogni sua forma. È per definizione la stagione della fioritura e dell’abbondanza.
La strada verso l’autosufficienza è la strada verso un mondo migliore
Nel 2019 lavoravo come pizzaiolo in un locale della mia città di origine, Ancona. Una sera, un cortocircuito fece scoppiare un incendio. I lavori di ristrutturazione durarono un mese e durante quel periodo colsi l’occasione per viaggiare un po’.
Tommaso Carmenati | Custode del Centro Autosufficienza
Deserto o Paradiso?
Raccogliere e immagazzinare l’acqua è un passo concreto per essere liberi: ecco cosa è stato fatto in pratica al Centro di Ecologia Applicata Autosufficienza
Francesco Rosso | Ideatore e custode del Centro Autosufficienza
La Via del Fare
Autosufficienza alimentare, energetica e sostenibilità in pratica fino al 2050: ecco come si fa
INTERVISTA A FRANCESCO ROSSO | DIRETTORE DI MACROLIBRARSI E FONDATORE DELLA FATTORIA DELL’AUTOSUFFICIENZA
Le yurte dell’Autosufficienza
Quando nel 2009 nacque il progetto Autosufficienza il luogo non era più abitato da cinquant’anni e i terreni non erano più coltivati da vent’anni.
Non esisteva nessun spazio coperto agibile. Nel 2010 per avere una base minima di appoggio costruimmo una compost toilette (bagno a secco) e ordinammo tramite Silent Breeze (società non più operativa) una yurta direttamente dalla Mongolia.
La yurta è la tipica abitazione dei mongoli ma anche di altri paesi limitrofi che per natura sono nomadi e abitualmente si spostano ogni 6 mesi. È una struttura facilmente montabile e smontabile equiparabile ad una tenda ma con il vantaggio di avere un’ottima coibentazione che tradizionalmente è di feltro (peli di pecora, capra, cammello, yak, ecc.).
Visitare Autosufficienza
Entrando scalzi nel bio-agriturismo sarà possibile vedere gli intonaci in calce-canapa e terra cruda, la grande stube a forma di fiamma, l’impianto microcapillare a parete, i mobili realizzati in legno naturale e, in generale, un edificio in classe A costruito con soli materiali naturali.
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