L’agricoltura naturale può salvare il mondo
Dagli evidenti disastri dell’agro-business alla straordinaria produttività delle micro-fattorie a misura d’uomo e di Pianeta
Esistono centinaia di modi di fare agricoltura e tante sfaccettature diverse, ma sommariamente potremmo dividere l’agricoltura in due grandi categorie. La prima categoria è l’agricoltura industriale, caratterizzata dalla costante ricerca per sostituire i sistemi naturali che regolano i cicli della terra con sistemi artificiali che dovrebbero, in teoria, ottenere migliori risultati per l’uomo. La seconda categoria, che si potrebbe definire agricoltura naturale, cerca di capire più a fondo i cicli della terra per imitarli e trarne beneficio. È un’agricoltura che richiede molte più conoscenze e manodopera ed è orientata all’autosufficienza e la territorialità.
Il paradiso in terra
Ciò che seminiamo oggi, lo raccoglieremo domani
Fin da piccolo ho cercato di immaginarmi quale sarebbe stato il lavoro più bello del mondo. Inizialmente dicevo che avrei voluto fare il boscaiolo. Poi cambiai idea, volevo diventare guardia forestale. Mi iscrissi all’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente proprio con questa intenzione ma dopo 2 anni cambiai nuovamente idea. A 19 anni, neodiplomato decisi di iscrivermi a Economia del Turismo perché mi piaceva l’idea di viaggiare.
A 20 anni però venni catapultato a gestire l’azienda di famiglia e così mi convinsi che volevo fare l’imprenditore e iniziai a studiare per questo. A 24 anni acquistai insieme alla mia famiglia 70 ettari di terra e così decisi che sarei diventato contadino. Oggi a 33 anni, faccio l’imprenditore, il contadino, il boscaiolo, gestisco un agriturismo e tutto ciò che avevo pensato singolarmente esiste in contemporanea. Amo quello che faccio ma ancora di più amo l’idea di progettare il luogo più bello del mondo.
Libertà e autosufficienza
La parola a chi, nel quotidiano, si impegna per portare la libertà nella sua vita e nella vita di chi vive attorno a lui. Intervista a Francesco Angelo Rosso, classe 1985 e uno degli imprenditori più giovani della Romagna. La vita lo ha portato a vivere esperienze personali e lavorative volte alla ricerca della libertà. La vera libertà. Quella che non è priva di regole ma può essere sperimentata anche senza regole. Quella libertà che si attiene a procedure precise e che diventa libertà quando si lega all’autosufficienza. – A cura della redazione di Vivi Consapevole in Romagna.
Ti senti una persona libera?
Purtroppo no. Mi rendo conto in continuazione di dipendere da schemi, condizionamenti e regole che mi imprigionano. Me ne rendo ancor più conto dopo essermi sentito libero per alcuni giorni.
Amore per la natura e l’agricoltura
Con la permacultura le aziende agricole diventano opere d’arte naturali
Nei primi anni Novanta, quando ancora facevo le scuole elementari, gli adulti decisero che non potevo andare a scuola perché non ero vaccinato. Allora vivevo con la mia
famiglia in una casa isolata in collina e così passavo le intere giornate con i miei cani a correre nei boschi che circondavano la casa. Ero attratto e innamorato della
natura che mi attorniava. Saltavo i ruscelli gorgheggianti, inseguivo gli animali selvatici e coccolavo i miei cagnoni così grati per le corse che facevamo insieme.
Dopo circa due anni, quando rientrai a scuola, le mie uscite diminuirono, ma rimase intatta la mia attrazione nei confronti della natura: fu così che, quando giunse il tempo di scegliere l’indirizzo di scuola superiore, scelsi l’Istituto per l’Agricoltura e l’Ambiente con l’idea di diventare da grande una guardia forestale, per poter continuare a vivere circondato dai boschi.
Un nuovo modo di fare ecoturismo
Alla Fattoria dell’Autosufficienza l’esperienza della natura circostante si unisce all’ecologia della struttura ricettiva, per una vacanza green a 360°
Perché Macrolibrarsi investe nell’economia locale e nell’autosufficienza
Ciò che acquistiamo e dove lo acquistiamo può fare la differenza su larga scala: ecco perché abbiamo deciso di finanziare progetti etici e locali
Oggi l’economia è molto più forte della politica che, quasi sempre, è soggetta agli interessi della prima. È evidente che il nostro vero voto è rappresentato dagli acquisti e dagli investimenti che facciamo e non dal voto politico; inoltre la politica è essa stessa soggetta agli interessi delle multinazionali, delle banche e dei grandi gruppi finanziari.
Possiamo decidere di investire e comprare in un mercato locale e allora incrementeremo la ricchezza del posto in cui viviamo, oppure decidere di comprare e investire in aziende multinazionali, e arricchiremo la borsa e qualche super ricco con conti in qualche paradiso fiscale. Se compriamo agli ipermercati favoriamo la cementificazione, la produzione di immondizia, la ricchezza di pochi… Se, invece, compriamo in un mercato locale favoriamo la nascita di piccole aziende agricole, riduciamo i trasporti e quindi i consumi.
Gli esempi valgono in tutti i campi della nostra vita, il modo in cui spendiamo i soldi determina il futuro che vogliamo. Se tutto ciò vale per le persone è ancora più importante per le aziende che hanno una forza economica maggiore.
Una fiamma sempre viva
Come abbiamo progettato e costruito l’originale stufa ad accumulo della Fattoria dell’Autosufficienza
«Scalda anche da spenta» è uno tra i primi commenti ricevuti a costruzione finita: l’originale stufa ad accumulo che vedete in queste pagine si inserisce nella ristrutturazione in bioedilizia del primo nucleo in pietra locale e calce naturale della Fattoria dell’Autosufficienza.
Colpisce subito l’inconsueta forma a doppia fiamma voluta espressamente come simbolo rappresentativo e connotativo della Fattoria.
Impariamo dagli alberi a essere persone migliori
di Melania Tizzi per La Fattoria dell’Autosufficienza.
Il seminario condotto da Peter Wohlleben in Fattoria ha permesso di osservare da vicino la straordinaria organizzazione del mondo vegetale.
Lo scorso settembre la Fattoria dell’Autosufficienza di Bagno di Romagna ha avuto la fortuna di ospitare un seminario molto particolare, condotto da un relatore il cui curriculum non farebbe di certo pensare di trovarsi di fronte a una superstar della saggistica internazionale.
Peter Wohlleben, autore del libro La Vita Segreta degli Alberi (Macro Edizioni), ha prestato servizio per più di vent’anni presso il Corpo Forestale tedesco e oggi, dopo essersi licenziato per poter mettere in atto le sue convinzioni ecologiche, dirige un’azienda forestale ambientalista nella regione dell’Eifel – in Germania – in cui pratica il ritorno alla foresta vergine.
Decrescita felice e autoproduzione: una scelta auspicabile
di Lucia Cuffaro, vice presidente del Movimento per la Decrescita Felice.
“Crescita, sviluppo e progresso sociale. È il PIL misura di tutto?”, questo è una delle tracce nella prova scritta di italiano della maturità 2016.
LA LUNA, IL SOLE E L’EARTHSHIP: un inno alla terra e al ciclo della vita
La Fattoria dell’Autosufficienza ha un fortissimo legame con la terra, nasce e trova sostentamento da essa.
La terra oltre a essere elemento primario per le attività agricole, per gli orti sinergici, per gli animali e per la vita della fattoria è anche impiegata come elemento di costruzione dei particolari edifici naturali e strutture architettoniche di cui si compone.
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