Come avviare un orto in permacultura

La maggior parte delle persone che sono appassionate di uno stile di vita sostenibile e in armonia con la natura prima o poi si imbattono nella Permacultura. E del resto è difficile non farlo, dato che si tratta di un fenomeno globale in continua crescita! Molti di coloro che scoprono la Permacultura sperimentano quello che potremmo definire “l’effetto permacultura”, un senso di cambiamento o realizzazione profonda, una volontà di uscire dagli schemi e smettere di essere parte del problema per iniziare invece ad essere parte del cambiamento. Da dove cominciare? La risposta è: nel vostro stesso giardino!

Il sovescio in Permacultura e nell’Orto Sinergico

In permacultura e agricoltura sinergica il sovescio è una pratica per la cura del terreno che si va ad aggiungere alla pacciamatura, alla rotazione e consociazione delle coltivazioni e all’impiego di macerati di compost.
Le piante da sovescio vengono coltivate con l’apposito scopo di migliorare il terreno a cui vengono mescolate immediatamente, oppure una volta appassite. In questo modo si favorisce la formazione di humus, la vitalità del terreno, la ritenzione di sostanze nutritive che potrebbero essere dilavate via dalla pioggia e si prevengono l’inaridimento e gli sbalzi di temperatura eccessivi. Inoltre il terreno viene alleggerito ed arricchito di azoto.

Libertà e autosufficienza

La parola a chi, nel quotidiano, si impegna per portare la libertà nella sua vita e nella vita di chi vive attorno a lui. Intervista a Francesco Angelo Rosso, classe 1985 e uno degli imprenditori più giovani della Romagna. La vita lo ha portato a vivere esperienze personali e lavorative volte alla ricerca della libertà. La vera libertà. Quella che non è priva di regole ma può essere sperimentata anche senza regole. Quella libertà che si attiene a procedure precise e che diventa libertà quan­do si lega all’autosufficienza. – A cura della redazione di Vivi Consapevole in Romagna.

Ti senti una persona libera?

Purtroppo no. Mi rendo conto in continuazione di di­pendere da schemi, condizionamenti e regole che mi imprigionano. Me ne rendo ancor più conto dopo es­sermi sentito libero per alcuni giorni.

Amore per la natura e l’agricoltura

Con la permacultura le aziende agricole diventano opere d’arte naturali

Nei primi anni Novanta, quando ancora facevo le scuole elementari, gli adulti decisero che non potevo andare a scuola perché non ero vaccinato. Allora vivevo con la mia
famiglia in una casa isolata in collina e così passavo le intere giornate con i miei cani a correre nei boschi che circondavano la casa. Ero attratto e innamorato della
natura che mi attorniava. Saltavo i ruscelli gorgheggianti, inseguivo gli animali selvatici e coccolavo i miei cagnoni così grati per le corse che facevamo insieme.
Dopo circa due anni, quando rientrai a scuola, le mie uscite diminuirono, ma rimase intatta la mia attrazione nei confronti della natura: fu così che, quando giunse il tempo di scegliere l’indirizzo di scuola superiore, scelsi l’Istituto per l’Agricoltura e l’Ambiente con l’idea di diventare da grande una guardia forestale, per poter continuare a vivere circondato dai boschi.

I giusti attrezzi per l’agricoltura biointensiva e no-till

Come sappiamo esistono molti modi diversi per fare agricoltura e coltivare, non tutti però sono rispettosi della natura e della biodiversità. Vi sono poi metodi che non solo non impattano negativamente sull’ambiente, ma addirittura promuovono la fertilità del terreno, la biodiversità e migliorano la qualità di tutto l’agro-ecosistema a fronte di una maggiore produttività e diminuzione dei costi. Un esempio è rappresentato dall’agricoltura biointensiva no-till.

Un giardino dell’Eden in Permacultura

La storia di Charles, Perrine e della loro fattoria

Miraculous Abundance (Abbondanza Miracolosa) non è solo il titolo inglese del libro pubblicato nel 2014 dalla coppia francese Perrine e Charles Hervé-Gruyer, ma è anche il sunto perfetto dei risultati ottenuti con il loro progetto e del messaggio che con fervore e convinzione vogliono trasmettere a tutti noi e alle future generazioni di agricoltori.
La storia di Charles e Perrine è una di quelle che scalda il cuore, infonde ispirazione in chi è alla ricerca di un cambiamento e dà speranza a coloro che vedono un futuro sempre più grigio all’orizzonte. Ma chi sono Charles e Perrine? E cosa hanno fatto di così speciale?

Come trasformare il deserto in paradiso

La permacultura ci insegna a gestire l’acqua in modo naturale e intelligente, per fermare l’avanzata dei deserti

Era il 2011 quando decisi di andare a visitare il Krametherof nella regione del Longau in Austria. Ero rimasto folgorato dalla visione di un documentario in cui si parlava di Sepp Holzer, il contadino ribelle che aveva trasformato la tenuta agricola di famiglia in un paradiso naturale costruendo un impressionante sistema di 80 laghi e terrazze in un terreno scosceso dai 1100 ai 1500 metri di altitudine.

Essere autosufficienti fa paura?

Apriamo gli orizzonti verso l’ecosostenibilità

Il 12 agosto 2010 il TIME titolava “The Best Laws Money Can Buy”, i soldi possono comprare le migliori leggi. La verità purtroppo è molto peggiore, chi ha i soldi controlla non solo le leggi ma anche l’informazione e l’istruzione.
Oggi il potere non si esercita più, come nella storia, con evidente violenza ma con mezzi sempre più subdoli. Ci fanno credere di essere cittadini liberi quando in realtà ci controllano ed indirizzano fin dai primi anni di scuola: “tramite l’informazione e l’istruzione è possibile manipolare le persone talmente tanto da far credere un atto di suicidio o omicidio come qualcosa di nobile”. Nei casi meno estremi, tale informazione ed istruzione non è volta ad atti così gravi ma piuttosto a mantenere le persone in una costante agonia. Persone cronicamente malate, insoddisfatte della vita, individualiste ed obbedienti, anche ad ordini dispotici, sono la normalità in chi ci circonda, nonostante tutto ciò non sia certamente parte della natura umana.

Perché Macrolibrarsi investe nell’economia locale e nell’autosufficienza

Ciò che acquistiamo e dove lo acquistiamo può fare la differenza su larga scala: ecco perché abbiamo deciso di finanziare progetti etici e locali

Oggi l’economia è molto più forte della politi­ca che, quasi sempre, è soggetta agli interessi della prima. È evidente che il nostro vero voto è rappresentato dagli acquisti e dagli investimenti che facciamo e non dal voto politico; inoltre la politica è essa stessa soggetta agli interessi delle multinazionali, delle banche e dei grandi gruppi finanziari.

Possiamo decidere di investire e comprare in un mer­cato locale e allora incrementeremo la ricchezza del posto in cui viviamo, oppure decidere di comprare e investire in aziende multinazionali, e arricchiremo la borsa e qualche super ricco con conti in qualche pa­radiso fiscale. Se compriamo agli ipermercati favoria­mo la cementificazione, la produzione di immondizia, la ricchezza di pochi… Se, invece, compriamo in un mercato locale favoriamo la nascita di piccole aziende agricole, riduciamo i trasporti e quindi i consumi.

Gli esempi valgono in tutti i campi della nostra vita, il modo in cui spendiamo i soldi determina il futuro che vogliamo. Se tutto ciò vale per le persone è ancora più importante per le aziende che hanno una forza econo­mica maggiore.