LA PASTA DELLA FATTORIA: più che biologica, da grani antichi e locali

Alla Fattoria dell’Autosufficienza si coltivano sole cose buone..per la salute e per l’ambiente!
I grani antichi altro non sono che varietà del passato rimaste autentiche e orginali, ovvero che non hanno subìto alcuna modificazione da parte dell’uomo per aumentarne la resa. Un esempio tra i più conosciuti a livello nazionale è il Senatore Cappelli ma ne esistono molti altri a seconda della regione di produzione. Esistono ad esempio il Saragolla, la Tumminia, il Grano Monococco, il Gentil Rosso, la Verna, il Rieti, ecc.

COME REALIZZARE UNA FOOD FOREST (foresta commestibile)

Chiamata anche foresta giardino, foresta commestibile e orto-bosco, la Food Forest è una coltivazione multiuso e multifunzione in cui trovano collocazione alberi da legno, piante da frutto, erbe medicinali, ortaggi e tanto altro, in sinergia con le piante spontanee e gli animali. La Food Forest può essere realizzata in un angolo del giardino oppure in estensioni di terreno molto ampie, si può anche convertire un bosco o un frutteto già esistente.

AUTOCOSTRUIRE è FACILE!

Dall’’11 al 13 luglio, alla Fattoria dell’’Autosufficienza, si è tenuto il corso di autocostruzione di un pannello fotovoltaico.
Il docente, Luigi Lisi, ha insegnato ai partecipanti teoria e pratica della costruzione di un pannello fotovoltaico, acquistando solo le celle e utilizzando materiali di recupero. Luigi ha inoltre fornito conoscenze ed esempi relativi a come rendere indipendente a livello energetico la propria casa o il proprio “progetto”.
Abbiamo approfittato di questo felice evento per fargli qualche domanda.

PERMACOLTURA: il buono, il brutto e…

La permacultura prende gli ecosistemi naturali come modello per orti, fattorie, case e insediamenti.
Lo scopo è di impiegare poco lavoro, avere un alto rendimento e un impatto ecologico positivo.
Ciò è abbastanza semplice, ma il quadro è leggermente complicato perché in realtà ci sono due tipi di permacultura.
Da una parte c’è la permacultura originale, come l’hanno concepita David Holmgren e Bill Mollison nel loro primo libro, Permacultura. È un’imitazione quasi letterale degli ecosistemi naturali.

RISTRUTTURAZIONE IN BIOEDILIZIA DEL PODERE CASELLE DI PAGANICO

Dopo circa tre anni dedicati alla sistemazione dei terreni, alla realizzazione di terrazzamenti, dei muri a secco e degli orti, all’impianto di frutti antichi, alle recinzioni, alla realizzazione dell’acquedotto, all’’interramento dei cavi elettrici e telefonici, all’’inizio del 2014 sono finalmente iniziati, alla Fattoria dell’’Autosufficienza, i primi lavori di ristrutturazione del Podere Caselle in linea con i “pilastri” fondanti del progetto in permacultura.

Fattoria dell’autosufficienza: SI RIPARTE!

In fattoria da poche settimane è terminato un inverno molto lungo che fino ai primi di Maggio non ci ha permesso di fare grandi attività all’aperto. Quest’anno siamo indietro con tutto e le continue piogge non aiutano, ma l’entusiasmo è tanto. Sicuramente quest’estate non avremo problemi di acqua visto che è sempre piovuto da ottobre fine ad oggi e le previsioni continuano a dare pioggia (stiamo cercando di imparare a fare la danza del sole).

ECCO L’INVERNO

Ecco l”inverno. Fa freddo e le giornate sono corte, alle 15.00 il sole oltrepassa le montagne ad ovest e presto arriva il buio.
La natura si riposa: la linfa non scorre nelle piante.
Gli animali della Fattoria sono stati messi al riparo e al caldo.
Abbiamo controllato lo stato delle recinzioni e delle macchine e iniziato a tagliare la legna  per il prossimo inverno.

ESPERIMENTI: la coltivazione delle patate in Fattoria

Durante il corso di Orto Eco Consapevole con Sergio Abram, svoltosi in Aprile 2011, abbiamo dedicato tre aiuole rialzate (chiamate anche bancali in agricoltura sinergica) alla coltivazione delle patate (Varietà Kennebeq).

Dopo la lavorazione del terreno e la creazione dell’aiuola, abbiamo piantato le patate direttamente sulla superficie coprendole con un po’ di paglia. Infatti le patate non hanno bisogno di terra sopra ma hanno bisogno di buio. La distanza tra le patate variava tra i 40 e i 50 cm, l’aiuola è irrigata e annaffiata per tutta la stagione vegetativa come il resto dell’orto e le patate non hanno bisogno di manutenzione, o almeno così credevamo.