Alla Fattoria dell’Autosufficienza si coltivano sole cose buone..per la salute e per l’ambiente!
I grani antichi altro non sono che varietà del passato rimaste autentiche e orginali, ovvero che non hanno subìto alcuna modificazione da parte dell’uomo per aumentarne la resa. Un esempio tra i più conosciuti a livello nazionale è il Senatore Cappelli ma ne esistono molti altri a seconda della regione di produzione. Esistono ad esempio il Saragolla, la Tumminia, il Grano Monococco, il Gentil Rosso, la Verna, il Rieti, ecc.
I grani antichi vengono generalmente lavorati con la macinazione a pietra, la farina che si produce è quindi molto meno raffinata rispetto a quella prodotta con grano moderno. Grazie a questo tipo di lavorazione, infatti, si ha un prodotto che potremmo considerare semi-integrale.
La modificazione del grano moderno ha fatto sì che esso diventasse molto più ricco di glutine, con tutti gli svantaggi che ciò comporta per il nostro organismo. I grani antichi, invece, mantengono un rapporto più equilibrato tra presenza di amido e presenza di glutine, contenendo una percentuale minore di questa famigerata proteina.
Il frumento duro Senatore Cappelli è uno dei pochi grani antichi ancora in produzione, un antenato del grano duro moderno. Definito “razza eletta” prima della II guerra mondiale, deve il suo nome al Senatore abruzzese Raffaele Cappelli, promotore nei primi del novecento della riforma agraria che ha portato alla distinzione tra grani duri e teneri.
Acquistare almeno ogni tanto grani antichi significa tutelare la biodiversità del proprio territorio o di altre zone di Italia. Questi grani infatti, proprio perché i costi di produzione sono più elevati a fronte di una resa più bassa, rischiano di scomparire e ciò ovviamente sarebbe un vero peccato!
Altrettanto importante è cercare di continuare a farli vivere e crescere per il loro valore storico e culturale. Le popolazioni antiche si sostentavano prevalentemente con questi cereali che variavano da zona a zona a seconda delle condizioni ambientali. Un bel patrimonio da tutelare insomma..

Noi abbiamo deciso di seminare il grano SENATORE CAPPELLI per poi produrre farina e pasta.
Il grano Senatore Cappelli è rimasto originale nella sua natura e struttura genetica in quanto esente dalla contaminazione di mutagenesi indotta con i raggi x, y e gamma del cobalto radioattivo, a differenza delle nuove e più moderne varietà di grani duri utilizzati soprattutto nelle agricolture intensive e su larga scala.
È un frumento aristato, cioè dotato di ariste, i filamenti che si notano nelle graminacee. Le sue sono particolari perché molto grandi e di colore nero. Nel periodo della maturazione vedere i campi della Fattoria completamente tinti di giallo e nero è qualcosa di particolarmente suggestivo.

senatorecappelliIn pianura il Senatore Cappelli raggiunge 1,80 metri di altezza, più del doppio dei grani comunemente coltivati oggi, ma è comunque molto resistente all’allettamento in quanto molto robusto. In Fattoria vista la situazione climatica e visto che non viene concimato non raggiunge 1,30 metri di altezza non creando alcun problema durante la trebbiatura. La produzione è inferiore ai 15 q.li per ha in linea con gli altri grani antichi e il farro.
Rispetto ai grani moderni la qualità è inconfondibile: contiene percentuali più elevate di lipidi, amminoacidi, vitamine e minerali, nonché caratteristiche di elevata digeribilità.

Il Grano Senatore Cappelli che produciamo in Fattoria viene trasformato in semola che poi vendiamo in sacchetti da 1kg o che trasformiamo direttamente in pasta.
In questo momento è disponibile la pasta. Al momento non abbiamo a disposizione semi e farina per la vendita.
La pasta può essere acquistato online o presso il negozio Macrolibrasi.
http://www.macrolibrarsi.it/marche/_la-fattoria-dell-autosufficienza.php

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Un altro cereale rustico coltivato in Fattoria è il FARRO DICOCCO.

Il Farro a differenza dei grani moderni è molto più digeribile, a basso contenuto di glutine (per questo adatto a chi soffre di leggere intolleranze).Contiene percentuali più elevate, rispetto ai grani moderni, di proteine, aminoacidi, vitamine e minerali, con all’apprezzato vantaggio di essere molto digeribile in quanto povero di glutine.

Il farro dicocco è stato coltivato dai 700 agli 800 mt sul livello del mare in terreni incontaminati che non sono mai stati coltivati negli ultimi 10 anni. I terreni fra l’altro confinano con boschi e quindi sono un tutt’uno con la natura selvaggia.
E’ farro naturale al 100% poiché i terreni non sono stati concimati e la coltivazione non ha subito nessun tipo di trattamento.
Il farro viene macinato a pietra in un mulino a km0: il mulino Pransani, mugnai da 3 generazioni, che lavora solo grani antichi e biologici. Pransani è riconosciuto come uno dei massimi esperti di “grani antichi” ed è maniacale nella ricerca della massima qualità delle sue farine.
Nella semola è presente il germe, la parte più nobile del chicco, (normalmente, nella produzione industriale, viene separata per essere venduta all’industria cosmetica che paga di più).
Tutta la nostra pasta di farro viene poi realizzata artigianalmente in laboratorio dal pastificio
La Romagnola, un’azienda che da 25 anni ricerca e crea innovazione, puntando sulla qualità delle materie prime e sul valofusilli-di-farro-dicocco-semintegrale-85773re etico delle aziende che le producono.

La pasta ottenuta seguendo questi pochi ma essenziali principi, è sana e buonissima!

La pasta di Farro Dicocco della Fattoria dell’Autosufficienza è un prodotto speciale creato con cura e seguendo regole precise, rispettando il terreno e il territorio che lo ospita.

 

Potete acquistare la pasta di farro dicocco della Fattoria dell’Autosufficienza sull’e-commerce Macrolibrarsi o presso Macrolibrarsi store a Cesena.