Intervista di Sepp Holzer a Francesco Rosso
Diventato famoso come “Il contadino ribelle”, Sepp Holzer ha elaborato come nessun altro il concetto di permacultura con un impegno totale in questa direzione. Holzer ha alle spalle più di quarant’anni di agricoltura alternativa, in cui ha sperimentato una varietà infinita di tecniche. Questo ha fatto di lui il più famoso permacultore di Europa.
Sepp Holzer realizza progetti in permacultura in tutto il mondo con grande successo, sia che si tratti di piccole che di grosse aziende, sia che si trovino nel deserto che nella Siberia.
ABETE BIANCO, Abies alba
PORTAMENTO: grande albero diritto, slanciato e conico che può raggiungere i 50. Chioma piramidale di colore verde cupo con riflessi argentei quando mossa dal vento. È un albero longevo.
FOGLIE: aghiformi, spesse e flessibili lunghe 2-3 cm, ottuse all’apice, lucide e verdi scure superiormente, con 2 linee bianco-argentee sulla pag. inferiore. Si inseriscono sui rametti in due serie opposti come i denti di un doppio pettine, per questo è chiamato anche Abies pectinata.
ACERO DI MONTE, Acer pseudoplatanus
PORTAMENTO: chioma espansa. Albero alto fino 30m.
FOGLIE: palmate e lobate, lunghe fino 17 cm e larghe 15, con 5 lobi poco profondi e grossolanamente dentati. Verde scuro e lisce nella pag. superiore quasi blu-grigie nella inferiore. In autunno le foglie dell’acero assumono un colore spettacolare!
FAGGIO, Fagus sylvatica
La fattoria dell’Autosufficienza è protetta da un grande faggio secolare…vi invitiamo ad andarlo a salutare seguendo il semplice sentiero segnalato.
LUPO, Canis lupus
Il lupo non è solo un magnifico animale, intelligente, socialmente evoluto, ma è anche un simbolo culturale fortissimo, tuttora vivo: egli rappresenta la capacità di vivere in modo leale e in perfetta armonia con l’ambiente circostante.
GUFO REALE, Bubo bubo
L’immagine di questo uccello è frequente nella nostra cultura fin dai tempi più antichi, ambiguamente oscillante tra simboli di buoni o cattivi auspici, confondendosi tra realtà e illusioni notturne.
La parola giusta per definire il gufo reale, il più grande ed imponente tra i rapaci notturni europei, è “maestoso”.
Questo super-predatore dal volo silenziosissimo, con orecchie sensibili al minimo rumore e una vista eccezionale rende la vita difficile a chi cerca di vederlo almeno una volta. Ma non sarà difficile sentirlo cantare nei boschi della fattoria nelle notti di luna piena.
POIANA, Buteo buteo
È un rapace comune e molto diffuso, un predatore diurno e carnivoro che può essere lungo dai 50 ai 60 cm, con un apertura alare compresa tra i 110 e i 130cm.
Ali larghe, collo tozzo e robusto, testa corta e grossa, coda ampia, breve e rotonda.
Caratterizzato, come quasi tutti i rapaci, da un becco adunco e due forti zampe terminanti con lunghi artigli ricurvi.
Piumaggio molto variabile, generalmente marrone sopra e più chiaro sotto, con fianchi, calzari (zampe) e ventre più scuri, e una macchia a forma di U più chiara sul petto.
AQUILA REALE, Aquila chrysaetos
L’aspetto forte e austero, la destrezza nello sfruttare le correnti ascensionali e nel dominare la forza di gravità, le sviluppate capacità sensoriali e le doti di grande cacciatore che le permettono di catturare anche prede più pesanti di lei non possono non colpire l’immaginazione dell’uomo, impotente nell’avvicinare l’animale ( se non con il binocolo), nel suo ambiente naturale.
Greci, Romani, Babilonesi, e tanti altri assumevano l’aquila come simbolo di potere e anche nel nostro stemma, quella del Club Alpino Italiano, essa troneggia in evidenza come simbolo di ardimento.
CINGHIALE, Sus scrofa scrofa
Un ungulato, un po’ meno elegante ma pur sempre un ungulato…ha infatti una forma tozza con arti possenti ma corti e zampe dotate di unghioni con un numero pari di dita di cui due anteriori grosse e due posteriori più corte che affondano nel terreno solo se morbido.
CAPRIOLO, Capreolus capreolus
L’ambiente preferito di questo piccolo ungulato è quello dei boschi aperti con fitto sottobosco e zone cespugliose ma è diffuso anche in pianura dove ci sono boscaglie dove nascondersi.
Impossibile non scorgerlo durante il vostro soggiorno alla Fattoria dell’Autosufficienza!
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